ENERGIA: bollette, consulenze gratuite dai Pensionati Cisl
A favore degli iscritti
Redazione Online
27/02/2024

Telefonate moleste, venditori a domicilio privi di scrupoli, pressioni pesanti e contratti fatti firmare con l’inganno. Nella giungla del nuovo mercato libero dell’energia, la Cisl Fnp Belluno Treviso corre in soccorso ai propri iscritti offrendo un servizio di informazione, consulenza e assistenza professionale e personalizzata grazie all’attivazione di una convenzione con un’azienda del territorio specializzata in consulenze sul mercato libero dell’energia, del gas e della telefonia. I pensionati iscritti alla Fnp possono utilizzare questo nuovo servizio in maniera gratuita e su appuntamento, per avere informazioni sulle bollette, sui contratti in essere, sulle scelte più convenienti da fare, ma anche per tutelarsi da contratti fatti firmare con l’inganno.

“Si tratta di un’iniziativa - spiega Franco Marcuzzo, segretario generale della Cisl Fnp Belluno Treviso (nella foto)- ideata per dare una risposta concreta e ovviare alle vergognose pressioni a cui vengono regolarmente sottoposti gli anziani, spesso impreparati e indifesi di fronte a venditori con pochi scrupoli. Abbiamo stipulato una convenzione con una società specializzata in consulenze e che ha rapporti con quattro delle maggiori aziende del settore, quelle che hanno sportelli fisici presenti sul territorio, caratteristica fondamentale per l’accessibilità degli anziani. Ai nostri iscritti garantiamo una consulenza gratuita che non presuppone in alcun modo l’obbligo del passaggio a un nuovo contratto, ma anche assistenza e aiuto in caso di problemi”.

Problemi che, facendo una valutazione sulle oltre 1.000 consulenze effettuate in poco meno di 5 mesi, da quando è stato avviato il servizio, sono stati numerosi. Prima di tutto le telefonate da parte di agenzie - non le vere compagnie - pagate per “strappare” un contratto ad ogni costo. I consulenti della Fnp ne stanno sentendo di tutti i colori: operatori che si spacciano al telefono per dipendenti di una società energetica consigliando di cambiare fornitura perché quella in essere sarà interrotta nel giro di 10 giorni; persone che si spacciano per “il nuovo distributore di zona” spingendo l’ignaro interlocutore a stipulare un nuovo contratto “perché abbiamo vinto noi l’asta”; proposte migliorative al pari di quelle riservate “a noi dipendenti”.Come se non bastasse, è ancora frequente il porta a porta, con venditori o presunti tali che si spacciano per dipendenti di grandi società e cercano di entrare nelle case degli anziani con la scusa di restituire una cauzione, aggiornare la tariffa, fare la lettura del contatore.

“In questi casi - dice Marcuzzo - il consiglio è sempre quello di non aprire la porta e di non dare né mostrare le bollette perché queste ultime contengono i codici che servono per fare il cambio del fornitore. Capita addirittura che questi personaggi mettano il piede sulla porta per evitare di essere sbattuti fuori”.

Cisl Fnp ricorda che nel caso in cui si aderisca a un nuovo contratto, sia telefonico che fisico, ci sono 14 giorni a disposizione per recedere senza alcuna penale. “Nell’ultimo mese - spiega Marcuzzo - con il nostro servizio di consulenza abbiamo gestito gratuitamente parecchie pratiche di iscritti Fnp che erano stati raggirati”.

L’altra grande criticità è il mancato rispetto della privacy. “Non si capisce come mai al cambio di contratto il numero di telefono dell’utente diventa di dominio pubblico - sottolinea il segretario generale dei Pensionati Cisl -, tanto che immediatamente comincia a ricevere telefonate dall’operatore che ha appena lasciato o da altre società. C’è da capire se gli anziani abbiano lo stesso diritto alla privacy di tutti gli altri cittadini”.I consigli per tutelarsi sono sempre gli stessi, ma è bene ricordarli: non aderire a offerte al telefono, riservarsi sempre alcuni giorni per decidere e valutare, diffidare dalle offerte eclatanti. “Nel mercato libero le società che vendono energia sono più di 500, la confusione è grande. E la guerra per accaparrarsi un cliente mette in difficoltà soprattutto i più deboli”, conclude Marcuzzo.