
Per il suo ritorno a Conegliano, il Festival Biblico della diocesi di Vittorio Veneto, patrocinato dal Comune di Conegliano e curato da La Chiave di Sophia, ha fatto le cose in grande: 13 gli eventi previsti tra dialoghi, passeggiate, concerti e spettacoli che andranno in scena da venerdì 9 a domenica 11 maggio. Il suggestivo Convento di San Francesco, il Duomo, la splendida Sala dei Battuti e il Teatro Accademia saranno i punti nevralgici della tre giorni, che per questa 21esima edizione sarà dedicata al Libro dei Salmi. Tra gli ospiti più attesi lo psicanalista Massimo Recalcati, i filosofi Salvatore Natoli e Donatella Di Cesare, l’economista Luigino Bruni, il monaco di Bose Luciano Manicardi e il poeta Franco Arminio.
L’edizione coneglianese-vittoriese è patrocinata dal Comune di Conegliano e curata da La chiave di Sophia in collaborazione con il Centro Culturale Humanitas e la Libreria Tralerighe. Oltre al contributo del Comune, fanno da sponsor alla manifestazione Zoppas Industries, Fondazione Dina Orsi, Eclisse, Banca della Marca, Farmacia Carli, Assicurazioni Generali Agenzia di Conegliano Corso Mazzini, Padoan Arredamenti, Cappellotto SPA, Coletti, Barazza, Pimmel, Art Serf, Sarlo Group, Onoranze Funebri Roman, Cesia Nord Est e Studio Ceschel. Tutti gli eventi, ad eccezione dell’appuntamento al Teatro Accademia, sono gratuiti.
“Salmi. Libro infinito” è il titolo della nuova edizione che ha al centro, appunto, il Libro dei Salmi, che si trova all’interno della Bibbia. Si tratta di un’opera di straordinaria ricchezza nella quale si manifesta in tutta la sua complessità il dialogo costantemente ricercato dagli individui con sé stessi, con il mondo e con l’infinito. Con i suoi 150 componimenti, frutto di un’elaborazione durata secoli, il Salterio restituisce una pluralità di voci, temi e registri che attraversano il tempo e le culture.
Tre giorni, trenta ospiti e tredici incontri per il Festival Biblico coneglianese tra dialoghi, spettacoli, concerti, passeggiate e incontri biblici che come sempre puntano a coinvolgere un pubblico religioso e laico insieme.
Tra i dialoghi più attesi c’è la lectio magistralis dello psicanalista Massimo Recalcati “Il desiderio come fattore umano” (unico evento a pagamento del Festival) che sarà domenica 11 alle 15 al Teatro Accademia; l’inaugurazione di venerdì 9 alle 18 al Convento San Francesco sarà invece affidata alla filosofa Donatella Di Cesare con una riflessione su bene e male; il filosofo Salvatore Natoli sarà in dialogo sul tema della speranza sabato 10 alle 15, sempre al Convento San Francesco; all’incontro “Disarmare la comunicazione” saranno protagonisti i giornalisti Marta Ottaviani e Stefano Arduini sabato alle 18 al San Francesco; infine il monaco di Bose Luciano Manicardi e la pastora valdese Ilenya Goss terranno l’incontro di domenica 11 alle 18 sul tema del corpo. Relatori dei due incontri biblici in programma saranno l’economista Luigino Bruni (sabato 10 alle 15) e la biblista Nuria Calduch-Benages (sabato 10 alle 16.30).
Non mancano gli spettacoli, che come sempre hanno il “compito” di tradurre la Parola in arte, spaziando tra le varie forme espressive. Venerdì 9 alle 21 al Convento di San Francesco andrà in scena “Voglio svegliare l’Aurora. Futuri possibili per tempi difficili”, un intenso monologo teatrale che, accompagnato da violino, arpa, chitarra e musica elettronica, diventa un grido di speranza che affronta le sfide del nostro tempo – crisi climatica, disuguaglianze, guerre e la ricerca di un senso di vita. Sabato sera, sempre alle 21, sarà la volta dell’Ensemble InContrà diretta dal M° Roberto Brisotto con un concerto che diventa percorso attraverso brani corali sacri di diverse epoche il cui fil rouge è la restituzione dell’ampia gamma di stati d’animo e sentimenti, spesso contrastanti, che il credente in preghiera da sempre esprime e sperimenta. In chiusura domenica alle 21 lo spettacolo “Caraluce. Riscoprire la gratitudine e la meraviglia” con il poeta Franco Arminio, accompagnato dalla musica elettronica di Francesco Da Ros, che ci accompagnerà in esplorazione dei temi a lui cari, come la bellezza nascosta nei dettagli quotidiani e la ricerca di un senso di appartenenza in un mondo in continua evoluzione.
Tre, infine, le meditazioni in programma, due delle quali itineranti: la poetessa Roberta Castoldi accompagnerà il pubblico nel bel paesaggio della Valbona sabato 10 alle 9.30 in collaborazione con il CAI Sezione di Conegliano e con la presenza della violinista Ilaria Andreazza; domenica 11 alle 10 invece si passeggia verso il castello con padre Claudio Degli Orti sul tema del “respiro del tempo” accompagnato dalla chitarra di Mauro Serafin. Sempre domenica 11 ma alle 7.30 la terza meditazione, fissa al convento di San Francesco, con il poeta Gabriel del Sarto, accompagnato dal duo Di Lena con violino e chitarra classica.
“Il programma di quest’anno è ricco, non solo di nomi prestigiosi e di spicco ma anche di occasioni di riflessione e bellezza per tutti i cittadini e le cittadine” sostengono il sindaco Fabio Chies e l’assessore Cristina Sardi, della Città di Conegliano. “Siamo orgogliosi che Conegliano possa essere un punto di riferimento per la diocesi vittoriese e siamo pronti ad accogliere tutti e tutte in questa preziosa proposta culturale. In particolare all’indomani della scomparsa di Papa Francesco, per tanti di noi - laici e cattolici - un faro di speranza e di fratellanza, ci impegniamo a trasmettere la ricchezza dei suoi valori attraverso questi eventi dedicati al pensiero e alla comunità”.
“I Salmi sono stati un tema particolarmente interessante su cui lavorare, e con cui speriamo di toccare corde di sensibilità da parte di un pubblico particolarmente ampio” commenta Elena Casagrande, presidente de La Chiave di Sophia, ente che cura il Festival insieme alla Diocesi di Vittorio Veneto. “Siamo entusiasti dell’accoglienza calorosa da parte della Città di Conegliano, che ha saputo riconoscere l’importanza di questo progetto di livello ormai nazionale. Ne approfitto per ringraziare anche gli altri attori della cittadinanza, dai singoli cittadini che si presteranno come volontari e volontarie agli imprenditori che hanno sostenuto numerosi questa nuova edizione”.
“Nel titolo di questa edizione c’è una parola molto importante che definisce lo stesso libro dei Salmi, l’aggettivo “infinito”. C’è una dimensione di infinito contenuta nel testo dei singoli Salmi, un infinito che dice apertura a tutto ciò che è l’essere umano e a tutto ciò che è Dio: i Salmi sono stati scritti in un modo tale da superare tanti confini e rendere possibile ancora una volta l’incontro e il dialogo tra ciò che è proprio dell’umanità e ciò che appartiene alla sfera del divino” spiega don Andrea Dal Cin, rappresentante della diocesi di Vittorio Veneto. “Gli eventi pensati e programmati a Conegliano vogliono favorire nei partecipanti questa esperienza di apertura e di dialogo che trova nella cultura un terreno fecondo. Nell’anno del Giubileo che chiede ai cristiani di “rendere ragione della speranza” (1Pt 3,15) la cultura è una dimensione essenziale della missione ecclesiale.. La Diocesi di Vittorio Veneto desidera investire ancora nel Festival Biblico per costruire occasioni di dialogo tra fede e cultura, e così continuare a generare Speranza”.
Programma completo su: festivalbiblico.it
Prenotazioni su: bit.ly/FestivalBiblico2025Conegliano



