Alla prima seduta del nuovo Consiglio regionale del Veneto, l’ex presidente della Giunta Luca Zaia ha ottenuto al primo colpo i 34 voti necessari per essere eletto presidente del Consiglio, come era dato per assai probabile in questi giorni.

Per lui ci sono stati 34 voti, cioè quelli di tutti gli eletti del centrodestra, a fronte di 17 schede bianche che coincidono con gli eletti che compongono la minoranza.

Ad aprire la seduta è stato il consigliere più anziano, il santaluciese Riccardo Szumski di Resistere Veneto, che ha invitato tutte le forze politiche a lavorare insieme per riflettere e dare risposte alla bassa affluenza alle urne.

In seguito all’elezione di Zaia, sono stati eletti i due vicepresidenti del Consiglio regionale, uno di maggioranza e uno di minoranza. Per il centrodestra è stato eletto Francesco Rucco, di Fratelli d’Italia, già sindaco di Vicenza, con 34 voti. L’altro vice è Andrea Micalizzi, del Partito Democratico, finora vicesindaco di Padova, che ha ottenuto 17 voti.

Sono poi stati eletti i due consiglieri segretari: Jacopo Maltauro, vicentino di Forza Italia, e la veronese Anna Maria Bigon del Partito Democratico.

Nel corso della seduta è intervenuto il neoletto presidente della Regione Veneto Alberto Stefani ha chiesto la convocazione d’urgenza di una nuova seduta per presentare la Giunta ed il suo programma per il quinquennio.

Ha rinunciato al seggio in Consiglio regionale il veronese Flavio Tosi, che resta al Parlamento Europeo, sostituito da Alberto Bozza, che era in aula già oggi.