TREVISO: terziario e commercio, l'occupazione tiene
Nonostante il calo delle unità locali
Redazione Online
29/08/2025

In provincia di Treviso l’occupazione nel commercio e nel terziario tiene, anche se calano le unità locali del commercio. È questa la novità più importante, emersa dall’ultimo report del centro studi EBiComLab, che fa capo agli Enti Bilaterali EBiCom-EBt, che prende in esame l’anno 2024 ed evidenza le proiezioni occupazionali delle imprese per il 2025.

Il report sottolinea alcune tendenze già emerse negli ultimi tempi: le unità locali calano numericamente, ma il segno + nei vari comparti significa che quelle che resistono sono più strutturate dimensionalmente. Le aree di criticità occupazionali riguardano le fasce di età over 50 ma al contempo si evidenziano dati confortanti sul valore dei titoli di studio negli ingressi, sulle nuove figure professionali di cui si inizia a sentire il bisogno. Molte conferme vengono da due settori: i pubblici esercizi, che si configurano come un “grande serbatoio” occupazionale in ricerca ed in grado di assorbire forza lavoro ed il turismo, che nel suo evolversi inizia a richiedere nuove specializzazioni.

Il mandamento di Treviso ed il mandamento di Castelfranco Veneto evidenziano le performance migliori.

TERZIARIO NEL SUO COMPLESSO: DATI SALIENTI

  • Flussi (assunzioni e
    cessazioni) in lieve calo dal 2023, ma tutti i trimestri evidenziano una
    crescita occupazionale: +2.990 posti di lavoro dipendente nel
    corso del 2024, il 53% dei quali (+1.585) maturati nel primo trimestre
    dell’anno.
  • L’occupazione
    dipendente si sviluppa principalmente nel comparto dei servizi
    (+1.690 posti di lavoro
    , dove i segmenti più fiorenti del mercato
    risultano l’istruzione secondaria, la logistica, le attività professionali
    e l’assistenza sanitaria), ma tutti i comparti registrano un saldo
    positivo:
    commercio (+745 posti di lavoro, circa il 40% dei
    quali provenienti da supermercati, ipermercati, minimercati, grandi
    magazzini ed empori) e turismo (+555 posti di lavoro, tra cui circa
    il 63% si colloca tra ristoranti e attività di ristorazione mobile).
  • Un mercato del lavoro
    fortemente orientato ai giovani under 30
    (+3.905 occupati), con
    un ottimo ricambio generazionale in tutti i comparti terziari.
  • Si conferma la tendenza ad
    una maggior stabilizzazione contrattuale dell’occupazione subordinata,
    con +3.280 posti di lavoro a tempo indeterminato, anche se risulta determinante
    l’apporto delle trasformazioni
    provenienti dalle forme a termine
    (8.750), senza il quale il saldo dell’indeterminato sarebbe negativo.
  • Riscontri positivi nel lavoro
    intermittente
    (+630 posti di lavoro), dove il comparto
    turistico raccoglie il 77,8% delle posizioni acquisite, con un mercato
    anche qui fortemente indirizzato ai giovani under 30 (+605
    occupati).
  • Il lavoro
    parasubordinato
    (-195 posti di lavoro) tende a
    stabilizzarsi, a seguito dell’eccezionale exploit del 2023 (+7.980
    occupati), dovuto alla riforma introdotta dal Governo a partire dal mese
    di luglio, che aveva ridefinito il concetto di “lavoratore sportivo”.

PROSPETTIVE DI ASSUNZIONE: DATI DALLA RILEVAZIONE SULLE IMPRESE

  • Delle 317 aziende
    intervistate, il 18,6% del campione prevede di assumere almeno un lavoratore
    nel corso del 2025, per un totale di 349 attivazioni contrattuali,
    l’82,2% relative a rapporti subordinati e il 17,8% a collaborazioni con P.
    Iva.
  • Le aziende del
    commercio intendono assumere più delle altre (62,7% di chi intende
    assumere nel 2025), ma quelle dei servizi necessitano di più personale
    (192 nuove assunzioni previste, contro le 152 nel commercio).
  • I criteri di assunzione
    previsti per il 2025 prediligono personale under 40 (78,0% delle
    aziende), diplomato o laureato (49,2% e 44,1% delle
    aziende), preferibilmente con esperienza pregressa nello stesso settore
    (52,5% delle aziende).
  • Le forme contrattuali subordinate
    indicate ai fini dell’assunzione sono principalmente il tempo
    indeterminato (57,6%) e il tempo determinato (44,1%), in linea con
    le tendenze emerse nei precedenti capitoli del presente rapporto.
  • Tra le mansioni più
    ricercate
    nei tre comparti terziari, troviamo gli “addetti
    commerciali (acquisti e vendite)” nel commercio, “cuochi,
    pizzaioli, lavapiatti” nel turismo e gli “addetti alla
    Progettazione, R&S” nei servizi.