PAPA LEONE: nei nazionalismi politici emerge la logica dell'esclusione
Lo ha sottolineato nell'omelia di Pentecoste
Redazione Online
11/06/2025

“Dove c’è l’amore non c’è spazio per i pregiudizi, per le distanze di sicurezza che ci allontanano dal prossimo, per la logica dell’esclusione che vediamo emergere purtroppo anche nei nazionalismi politici”. Lo ha detto papa Leone, nell’omelia della messa di Pentecoste, presieduta domenica 8 giugno in piazza San Pietro in occasione del Giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità. Dopo il caos di Babele, grazie all’armonia generata dallo Spirito “le differenze, quando il Soffio divino unisce i nostri cuori e ci fa vedere nell’altro il volto di un fratello, non diventano occasione di divisione e di conflitto, ma un patrimonio comune da cui tutti possiamo attingere, e che ci mette tutti in cammino, insieme, nella fraternità”, ha spiegato Leone XIV: “Lo Spirito infrange le frontiere e abbatte i muri dell’indifferenza e dell’odio”, ha garantito il Pontefice, che poi ha citato le parole di Papa Francesco: “Oggi nel mondo c’è tanta discordia, tanta divisione. Siamo tutti collegati eppure ci troviamo scollegati tra di noi, anestetizzati dall’indifferenza e oppressi dalla solitudine”. “E di tutto questo sono tragico segno le guerre che agitano il nostro pianeta”, ha commentato lanciando un appello: “Invochiamo lo Spirito dell’amore e della pace, perché apra le frontiere, abbatta i muri, dissolva l’odio e ci aiuti a vivere da figli dell’unico Padre che è nei cieli”. ”E’ la Pentecoste che rinnova la Chiesa e il mondo!”, ha concluso Leone XIV: “Il vento gagliardo dello Spirito venga su di noi e in noi, apra le frontiere del cuore, ci doni la grazia dell’incontro con Dio, allarghi gli orizzonti dell’amore e sostenga i nostri sforzi per la costruzione di un mondo in cui regni la pace”.