
Dai propri giovani che "eccellono" e che quest'estate sono passati nei vivai delle società professionistiche di Serie A al progetto di basket "unificato" che punterà ad includere al "PalaFabbri" di Pieve di Soligo anche atleti con disabilità intellettive.
La stagione 2025/2026, nonostante segni il ritorno della prima squadra nella Divisione Regionale 1, dopo sei anni consecutivi di Serie C, non attenua l'attenzione del Basket Pieve '94 targato "GD Dorigo" verso il proprio Settore Giovanile. Con due novità che testimoniano l'impegno a 360 gradi del club pievigino: la creazione di una seconda squadra senior (amatoriale) che parteciperà al campionato di Divisione Regionale 3 e la volontà di dar vita ad una squadra di basket "unificato" nell'ambito delle discipline "Special olympics".
Continuando sempre a dare l'opportunità ai propri giovani di maggior talento di esprimersi nelle realtà professionistiche. Nei mesi scorsi Damiano Paolin (14 anni) e Joseph Vieceli (17 anni) sono approdati al Basket Forlì (A2), mentre Christian Favalessa (17 anni) è passato al Basket Mestre 1958, neo promossa in Serie A2. Ma il lavoro dei tecnici pievigini non si esaurisce al solo settore maschile: la 14enne Nora Zara è passata in pianta stabile alla Reyer Venezia femminile e lo stesso percorso sarà affrontato anche dalla 13enne Giulia Barbon.
"Ovviamente, per loro come per noi, questo non deve essere considerato come un traguardo - precisa il presidente Rino Cesca - ma come un punto di partenza. Certo, dietro ogni ragazzo e ragazza ci sono i sacrifici della famiglia, ma mi preme sottolineare anche il lavoro tecnico ed umano dei nostri tecnici e dei nostri dirigenti. L'auspicio è di proseguire su questa strada, continuando ad offrire le migliori opportunità di crescita ai nostri ragazzi e ragazze".
Sabato 4 ottobre, alle 15, il Basket Pieve '94 chiama a raccolta al "PalaFabbri" le associazioni del territorio che operano con disabili, unitamente ad amministratori, familiari, volontari e appassionati per cercare di creare una squadra di basket "unificato", secondo le indicazioni sullo "sport unificato" del movimento "Special Olympics Italia". "Il basket unificato è quella disciplina che permette di far giocare, su un normale campo con due canestri, atleti con e senza disabilità intellettive, in formazioni miste 5 contro 5 - spiega Cesca - Si tratta quindi di un percorso di inclusione e amicizia, attraverso allenamenti e partite come, appunto, una vera squadra. Nei mesi scorsi, ospitando anche un evento con la squadra 'unificata' dei Falcons di Vittorio Veneto, abbiamo raccolto un certo interesse nel territorio. Non sarà sicuramente un percorso semplice e con 'risultati' immediati, ma da parte nostra c'è la volontà di compiere un primo passo e sostenere adeguamente questo progetto".