DIOCESI: si è concluso il Giubileo della speranza
Oggi pomeriggio in Cattedrale a Vittorio Veneto
Alessio Magoga
28/12/2025

Una messa di ringraziamento per il cammino fatto insieme: è stato questo il senso fondamentale della messa di conclusione dell’anno giubilare che si è celebrata oggi pomeriggio, a Vittorio Veneto.

La messa, presieduta dal Vescovo Riccardo, è stata preceduta da un breve momento di preghiera che si è tenuto nella Cappella del Sacro Cuore del Seminario.

Di qui, l’assemblea tutta si è diretta processionalmente verso la Cattedrale. Con il canto della Corale “Don Giovanni Della Giustina” e in particolare con l’inno del Giubileo, ha avuto inizio la celebrazione eucaristica: molti i fedeli laici presenti, insieme ai presbiteri e ai diaconi.

Dopo aver ascoltato la Parola di Dio – sono state proclamate le letture della festa della Santa Famiglia – il vescovo Riccardo ha tenuto l’omelia, prendendo le mosse dal Vangelo di Matteo poco prima proclamato: “Il Vangelo di oggi ci presenta una famiglia in movimento”, ha esordito. Da Betlemme, in Egitto e da qui a Nazareth: il movimento della Santa Famiglia – ha ricordato mons. Battocchio – è dovuto a dei motivi storici precisi, come la minaccia di Erode, la sua morte e la presa di potere di un suo parente. Tuttavia, non ci sono solo questi motivi: ci sono anche le parole dei profeti, in particolare Osea, e le parole degli angeli. Come a dire che non ci sono solo motivi esteriori che dettano il movimento della Santa Famiglia: quella di Gesù, infatti, è la stessa strada dell’Antico Israele, condotto in Egitto, e poi ricondotto nella Terra promessa, terra di libertà. “Nel suo farsi carne – ha sottolineato il vescovo Riccardo – il Figlio di Dio assume fino in fondo la storia di un popolo”.

“Il giubileo ci ha messo in movimento - ha continuato mons. Battocchio -. In tanti, come parrocchie, come gruppi, come diocesi, sono andati a Roma. Io ho fatto la strada inversa, da Roma a Vittorio Veneto. Sono tanti i pellegrinaggi e gli eventi che sono stato realizzati sia a Roma sia nelle chiese giubilari in diocesi”. Il Vescovo ha ringraziato quanti hanno reso possibile questo Giubileo. "Abbiamo accolto - ha continuato - l’invito a metterci in movimento, insieme alla speranza, la virtù bambina che conduce la fede e la carità. Abbiamo sperimentato la bellezza e la fatica del cammino condiviso, insieme ad altri fratelli e sorelle, con una umanità fragile e sofferente. Io spero che questo cammino abbia fatto crescere in tanti il piacere di sentirsi Chiesa”. Commentando poi la seconda lettura, in cui san Paolo si rivolge alla comunità di Colossi, il vescovo Riccardo ha ribadito che “vivere da cristiani è possibile anche oggi (…), affrontando la vita con tenerezza, perdonandosi a vicenda, affinché nei nostri cuori regni la pace di Cristo: questa è la cosa più importante ed il senso di tutto”.

Al termine della messa, è stato intonato il Magnificat, in segno di ringraziamento per l’anno giubilare, e il Vescovo ha quindi impartito la solenne benedizione.

Il Giubileo pertanto è concluso. Non è finito però il movimento propiziato da esso. Non sono finite le occasioni di grazia che Dio sempre continua ad offrire ai suoi figli. AM

(Foto: L'Azione)


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