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CHIESA: prima Giornata mondiale dei bambini

Sabato 25 e domenica 26 maggio a Roma

CHIESA: prima Giornata mondiale dei bambini

Saranno 100 mila, da tutto il mondo, i bambini che arriveranno a Roma sabato 25 e domenica 26 maggio prossimi per la prima Giornata mondiale dei bambini, voluta da papa Francesco lo scorso novembre, dopo aver incontrato oltre 7 mila giovanissimi per l’evento “I bambini incontrano il Papa”. Il pomeriggio del 25 si ritroveranno allo stadio Olimpico con il seguente programma: alle 14.45 “I bambini scoprono la croce della gioia” di Mimmo Paladino, alle 14.50 il coro dello Zecchino d’Oro canta l’inno ufficiale composto da mons. Marco Frisina, alle 15 Carlo Conti presenta gli ospiti nazionali e internazionali, alle 17 arriva il Papa che dialogherà con i piccoli. Il 26 alle 10 in piazza San Pietro i canti dello Zecchino d’Oro introdurranno la celebrazione delle 10.30 presieduta da Francesco; dopo l’Angelus saluto conclusivo del Papa a tutti i bambini e bambini del mondo.

Per presentare questa prima Giornata, papa Francesco ha scritto un messaggio dal titolo “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, “parole - sottolinea il Papa - che ci invitano a diventare agili come bambini nel cogliere le novità suscitate dallo Spirito in noi e intorno a noi. Con Gesù possiamo sognare un’umanità nuova e impegnarci per una società più fraterna e attenta alla nostra casa comune, cominciando dalle cose semplici, come salutare gli altri, chiedere permesso, chiedere scusa, dire grazie”.

“Tutti voi, bambine e bambini - scrive ancora Francesco -, gioia dei vostri genitori e delle vostre famiglie, siete anche gioia dell’umanità e della Chiesa, in cui ciascuno è come un anello di una lunghissima catena, che va dal passato al futuro e che copre tutta la terra. Per questo vi raccomando di ascoltare sempre con attenzione i racconti dei grandi: delle vostre mamme, dei papà, dei nonni e dei bisnonni! E nello stesso tempo di non dimenticare chi di voi, ancora così piccolo, già si trova a lottare contro malattie e difficoltà, all’ospedale o a casa, chi è vittima della guerra e della violenza, chi soffre la fame e la sete, chi vive in strada, chi è costretto a fare il soldato o a fuggire come profugo, separato dai suoi genitori, chi non può andare a scuola, chi è vittima di bande criminali, della droga o di altre forme di schiavitù, degli abusi. Insomma, tutti quei bambini a cui ancora oggi con crudeltà viene rubata l’infanzia. Ascoltateli, anzi ascoltiamoli, perché nella loro sofferenza ci parlano della realtà, con gli occhi purificati dalle lacrime e con quel desiderio tenace di bene che nasce nel cuore di chi ha veramente visto quanto è brutto il male”. Quindi il Papa ricorda ai suoi piccoli amici che “per rinnovare noi stessi e il mondo, non basta che stiamo insieme tra noi: è necessario stare uniti a Gesù. Da lui riceviamo tanto coraggio: lui è sempre vicino, il suo Spirito ci precede e ci accompagna sulle vie del mondo”. Infine  “da soli non si può neppure essere felici, perché la gioia cresce nella misura in cui la si condivide: nasce con la gratitudine per i doni che abbiamo ricevuto e che a nostra volta partecipiamo agli altri”.

 Per info e iscrizioni sulla Giornata consultare il portale www.worldchildrenday.org.

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