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VENETO: economia, dal turismo la spinta per la crescita nel 2023

Nei primi 9 mesi +17,6% gli arrivi, +7,6% le presenze

VENETO: economia, dal turismo la spinta per la crescita nel 2023

Il turismo traina l’economia del Veneto nel 2023 e conferma la regione tra le mete più ambite per le prossime vacanze natalizie e di fine anno, soprattutto dagli stranieri, nonostante tensioni geopolitiche, una fase di stagnazione e previsioni sulla stagione invernale che segnerebbero a livello nazionale una contrazione degli arrivi e della spesa turistica. Anche perché il Veneto, con un tasso di turisti stranieri pari al 64,3%, è la regione italiana con il più alto livello di internazionalizzazione dei flussi turistici, in prevalenza da Germania, Stati Uniti, Austria, Francia e Regno Unito, davanti al Lazio (62,1%) e al Trentino Alto Adige (55,7%, fonte: Demoskopika).

Un primato che induce al ragionato ottimismo il Gruppo Turismo e Cultura di Confindustria Veneto Est, che rappresenta circa 150 imprese, la maggior parte medio-grandi, con oltre 6.500 addetti (sia stabili che stagionali), tra alberghi, servizi a supporto del turismo, agenzie viaggi e attività culturali di rilievo internazionale.

Nel 2023 il turismo ha ripreso a correre nelle province di Venezia, Padova, Treviso e Rovigo, trainato da città d’arte, mare, terme e su tutto dal brand veneziano. Dopo gli anni difficili del Covid e la graduale ripresa del 2022, il vero rilancio è arrivato quest’anno: da gennaio a settembre il Veneto Orientale ha registrato nel complesso oltre 11,2 milioni di arrivi, +17,6% rispetto allo stesso periodo 2022, e 41,3 milioni di presenze (+7,6%), tornando per la prima volta sopra i livelli pre-pandemia per gli arrivi (+2% sul 2019) e vicino a chiudere il gap per i pernottamenti (-1,3%). Una tendenza positiva guidata dai turisti stranieri con un +25,7% di arrivi (7,8 milioni) e un +11,9% di presenze (29,2 milioni) nei primi nove mesi rispetto al 2022 (fonte: Regione Veneto), nella quale spicca la performance degli alberghi di Venezia, dove il tasso di occupazione delle camere da gennaio a ottobre ha raggiunto il 72,4%, in crescita di circa dieci punti rispetto al 2022 (fonte: STR).

«Come conferma il focus dedicato al settore dal Centro Studi Confindustria, il turismo dimostra ancora una volta di essere forza trainante dell’economia italiana in un momento delicato come questo, grazie anche al contributo degli stranieri - commenta  Salvatore Pisani, Presidente Gruppo Turismo e Cultura di Confindustria Veneto Est (nella foto) -. Il Veneto in particolare, con la sua unicità culturale, paesaggistica, imprenditoriale e produttiva, conferma la forte attrattività per i flussi turistici internazionali, un vero e proprio asset per la crescita del settore e dell’occupazione. È ancora presto per definire l’andamento della stagione invernale, ma i primi segnali sono positivi e c’è tanta voglia di trascorrere i giorni di vacanza nelle principali destinazioni turistiche del nostro territorio, con le città d’arte in cima alle preferenze e alla spesa dei turisti stranieri. Per i giorni di Capodanno, in particolare, gli hotel di Venezia registrano già un’occupazione sopra al 60% e puntano al sold out, grazie anche ai numerosi eventi in città, nei teatri e nei musei. Un’industria del turismo che resta fiduciosa per il 2024 e che per questo merita di essere ancora più aiutata e potenziata».

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