Itinerari Edizione 2010

stampa

Con questi itinerari speciali vogliamo rendere omaggio agli alberi monumentali, piante che per la loro età e dimensione, meritano di assurgere a scopo di un'escursione. Solitari o parte di un bosco secolare, sono alberi di fronte ai quali si rimane affascinati per la loro imponenza.

Nell'anno della biodiversità, vi invitiamo a guardare con occhi diversi larici, cirmoli, faggi, e tassi. E questi sono solo alcune delle specie più diffuse nelle nostre montagne.

A voi il piacere di riscoprirne tante altre che incontrerete sul vostro cammino.

È necessario documentare il raggiungimento dell'itinerario speciale con una fotografia di ogni partecipante / famiglia / gruppo con il libretto ben visibile nel punto indicato nel libretto Camminamonti 2010.

Al fine del conteggio degli itinerari speciali sono necessarie le foto di almeno 5 mete su7 ascelta.

A chi realizzerà tutte le escursioni (5 + Giornata Camminamonti) con foto e timbro, spetterà un premio speciale.

Maggiori informazioni e cartine sono consultabili sul sito e su L'Azione.

 

ESCURSIONE CON DATA PREFISSATA

Domenica 5 settembre 2010

Giornata Camminamonti

CASONE CROSETTA m. 1156

 

Il Fagheron di Pian Formosa è conosciuto in tutto l'Alpago e visitato ogni anno da centinaia di persone. Con i suoi 250-300 anni ha raggiunto un'altezza di più di30 metried il tronco ha una circonferenza di quasi5 metri.

Comune: Chies D'Alpago

Accesso: da Funes si prosegue in auto per Saline fino al Casone Crosetta (m 1156) dove si lasciano le auto nell'ampio parcheggio.

Ritrovo ore 8.30 per l'escursione guidata fino al Fagheron di Pian Formosa.

Si prende una strada in discesa, sino ad incontrare un bivio. Proseguendo sulla mulattiera che attraversa il torrente, dopo circa1 kme mezzo si arriva ad un trivio e appena più avanti a Casera Cruden. Poco dietro la casera si prende un sentiero che seguendo in costa giungerà sino a Casera Antander e di lì a poco al maestoso Fagheron.

Ritorno a Casone Crosetta per la stessa strada.

Dislivello totale: 400 m

Tempo di percorrenza: 3 ore andata e ritorno

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 012

In tarda mattinata sarà celebratala Messa, seguirà il pranzo al sacco e la gara di dolci con la condivisione degli stessi.

 

ESCURSIONI CON DATA LIBERA 

IL LARES DEL BELO m. 2010

(Sasso di Bosconero)

Questo imponente esemplare di larice alto circa20 metriha un'età presunta di 800-1.000 anni. Viene chiamato "lares del belo" dal nome di un cacciatore zoldano che agli inizi del secolo scorso trascorreva parte delle sue giornate presso i ghiaioni del Bosconero vivendo in un riparo naturale tra le rocce denominato appunto "ander del belo".

Comune: Forno di Zoldo

Accesso: si lasciano le auto al parcheggio sulla sponda del lago di Pontesei (m 825) in Valzoldana. Imboccato il sentiero 490 si sale al Rif. Bosconero (m 1.457) in circa un'ora e mezza. Sempre seguendo il 490 (ora anche Altavia n. 3) si prosegue verso Forcella Toanella e Sasso di Bosconero. In meno di un'ora dal rifugio si arriva al ghiaione da risalire sino alla quasi scomparsa del bosco e alla base del Sasso svetta l'enorme larice (m 2010).

Dislivello totale: 1.200 m

Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 all'albero

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 025 Luogo dove scattare la fotografia a prova della meta

 

 

I CIRMOLI DI LEROSA m. 1900-2000

(Alpe di Lerosa - Dolomiti Ampezzane)

Questo spettacolare cirmolo (pino cembro) che assomiglia ad un grande candelabro di circa13 metri si stima abbia circa 400 - 500 anni e fa parte di un bosco secolare.

Comune: Cortina d'Ampezzo

Accesso: dal parcheggio di Podestagno - S. Uberto (m 1421) si raggiunge Ra Stua (m 1668) in circa un'ora. (Accessibile in auto con mezzi propri fino a metà luglio e da metà settembre, altrimenti è attivo un servizio di navette da Fiames).

Ci si avvia per la strada sterrata che prosegue oltre la malga e si prende l'antica strada militare che porta, in direzione sud-est seguendo le indicazioni per forcella Lerosa. Poco più in alto, al margine del bosco e in corrispondenza di un secondo bivio, si segue nuovamente la strada di destra, attraversando il maestoso “Bosco de ra Cioces”, abeti rossi colonnari di più di35 metrid'altezza tra i quali un esemplare di 250 anni. Superato un ponticello, la strada militare prende a salire a tornanti alle pendici della Croda dei Ciadis, fino a giungere sul bordo di una bellissima conca di pascolo, alla base dell'Alpe di Lerosa. Più in alto la strada va a ricongiungersi con la scorciatoia del ritorno, giusto in corrispondenza dell'uscita del bosco di cirmoli secolari presso una baita. Percorrendo la sterrata si va ad imboccare verso monte la pista che conduce al Cason de Lerosa (m 2039). Poco sopra sulla sinistra, su una paretina di calcare, spicca un cembro isolato maestoso. Per ridiscendere a Ra Stua si ripercorre a ritroso la pista e la sterrata fino al bivio prendendo la scorciatoia a destra (segnavia CAI n. 8) che si fa più ripida e rientra rapidamente nel bosco.

Dislivello totale:370 m da Ra Stua

Tempo di percorrenza: 3 ore andata e ritorno da Ra Stua

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 03

 

IL FAGGIO DI CASERA LAGHET DE SOT m. 1580

(Val dei Frassin)

 

In una amena conca prativa circondata su tutti i lati da creste rocciose e versanti d'erba e mughi, battezzata “La valle dell'Eden”, si trova questo faggio di circa 400 anni sul sentiero a circa 10 minuti da Casera Laghet de Sot.

Comune: Cimolais

Accesso: Dal parcheggio di Pian Fontana (m 910) lungola Val Cimoliana si guada il torrente Cimoliana e si prende il sentiero 356 e subito dopo ad un bivio il 389 diretto a Casera Laghet percorrendola Val dei Frassin. Ad un successivo bivio si continua per il390 in direzione N in bosco fino a Casera Laghet de Sot (m 1580). Ora su terreno aperto, incontrando infine una sorgente si arriva a Casera Laghet de Sora (m 1871).

Dislivello totale: m 960

Tempo di percorrenza: 2 ore50 a Casera Laghet de Sora

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n.

 

Per chi volesse, proseguendo a nord-ovest lungo il segnavia 365, si raggiunge Forcella Val di Frassin (m 2197) e di lì Casera Cavalet (m 1995).

 

CIRMOLO VERSO IL RIFUGIO SCOTONI m. 2100 circa

(Alpe di Lagazuoi)

 

In mezzo ad altri pini cembri molto grandi si nota un enorme cirmolo particolare per la posizione che ha assunto piegandosi su un lato usando un ramo come appoggio. Età sconosciuta

Comune: San Cassiano

1° Accesso: dal Passo Falzarego si prosegue in auto fino al Rifugio Valparola (m 2168). Dopo un primo tratto sulla strada, si imbocca la vecchia carrozzabile e quindi il sentiero 20a in direzione Forcella Selares. Dopo una traversata pressoché in quota parte un ripido sentiero a serpentine in un uno stretto canalone ghiaioso che fa prendere velocemente quota fino alla Forcella (m 2250). Superatala dopo circa 15 minuti sulla destra si incontra l'inconfondibile albero piegato. Proseguendo sul sentiero si raggiunge il Rifugio Scotoni con un ultimo tratto in discesa (m 1985).

Dislivello totale: m 200

Tempo di percorrenza: 2 ore al Rifugio Scotoni

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 03

 

2° Accesso: raggiunto il Rifugio Scotoni da Capanna Alpina (m 1725) o dal Rifugio Lagazuoi (m 2752) si imbocca il sentiero 20a in direzione Forcella Selares e si raggiunge l'albero in meno di mezz'ora (m 2100 circa).

 

I TASSI DI DUBIEA m. 1329

(Piano di Dubiea)

 

I tassi monumentali di circa 600 anni sono una decina disseminati in un vasto territorio.

Comune: Valle di Cadore

Accesso: da Valle di Cadore ci si porta verso la diga omonima, dove, poco oltre si lasciano le auto (m 850). Si inizia il percorso continuando per la strada e dopo circa300 m, si prosegue imboccando a sx il sentiero con segnavia per il Colle dei Duoghi, fino ad arrivare per ripido sentiero fino alla Ciasa del Conte (m 1500 ore 1.30 circa). Si prosegue dritti in leggera discesa fino ad una casera diroccata (casera Forzel o de le fede) a quota m1372 (circa 15 min) e ancora per altri 15 minuti circa, fin quando, al termine di una discesa più ripida e scoscesa, parte un sentiero verso destra (bollo blu e giallo) che si segue per circa 100 mt. A circa10 metri a sx del sentiero, ben evidente, si trova il tasso per la foto. Il rientro può avvenire a per la stessa via fino a poco dopola Ciasa del Conte, dove, al posto di scendere per il sentiero dell'andata, si può proseguire per l'evidente strada che, passando in mezzo a numerosi fienili, ci riporta al punto di partenza.

Dislivello totale: m 850

Tempo di percorren­za: 2.5/3 ore solo andata

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 016 (025 percorso parziale)

 

 

FAGHERON DI CASERA COSTA CURTA m. 1069

(Prealpi Trevigiane)

 

Questo imponente esemplare di faggio dalla chioma rigogliosa, di cui non conosciamo l'età, lo troviamo nelle nostre Prealpi. Un'escursione adatta anche ai primi giorni d'autunno per ammirare le incredibili sfumature delle foglie.

Comune: Cison di Valmarino

Accesso: da Passo San Boldo (m 712) si segue su sentiero991 in direzione del Bivacco dei Loff (m 1100). Dopo essere passati sottola Cima Agnelezze, prima di arrivare al bivacco, al bivio (m 1124) si tiene la destra in leggera discesa in direzione della Casera Costa Curta (m 1069), che si raggiunge in 15-20 minuti. Il fagheron secolare si vede sopra la casera sulla destra e ci si arriva in un paio di minuti. Per la discesa e ritorno a passo S. Boldo, si può continuare sul sentiero della casera (segnavia 2) in direzione Sud, verso Pian della Croda, fino ad incrociare la carrozzabile che porta al passo.

Dislivello totale: m 500

Tempo di percorrenza: 3 ore circa per completare l'anello

Difficoltà: Escursionistica

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 024 o Lagiralpina n. 4

 

 

IL LARICE AL BIVACCO CARNIELLI - DE MARCHI m. 2010

(Spiz di Mezzodì)

 

Nelle foto che ritraggono la costruzione del bivacco, esattamente 40 anni fa, questo larice era lì, a caratterizzare questo spettacolare angolo delle Dolomiti Zoldane, splendido esempio della sua specie capace di crescere in ambienti proibitivi.

 

Comune: Forno di Zoldo

Accesso: da Forno di Zoldo, prendendo per la Val Pramper fino al parcheggio (m 1150). Lasciate le auto si imbocca il sentiero 534 e poi 522 con alcuni brevi passaggi di 2° grado prima del Bivacco Carnielli (m 2010). Dislivello totale: m 900

Tempo di percorrenza: 3 ore

Difficoltà: Escursionisti Esperti - EEA

Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 025

Note: per esperti

 

Domenica 12 settembre 2010 la Sezione Caidi Conegliano organizza la cerimonia di cointestazione del bivacco Carnielli all'alpinista Giuliano De Marchi, scomparso nel giugno dello scorso anno. Il programma prevede il ritrovo presso il Pian dei Palui, poco prima di Malga Prampèr, dove sarà celebratala S. Messain ricordo e sarà benedetta la targa, che successivamente verrà collocata sul bivacco.