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Udine: morto mons. Rinaldo Fabris

Direttore scientifico del Centro di Studi Biblici di Sacile.

Udine: morto mons. Rinaldo Fabris

È mancato a Udine mons. Rinaldo Fabris, biblista di fama internazionale. Era conosciuto anche nella nostra diocesi per tanti interventi e convegni. Era anche direttore del Centro Studi Biblici di Sacile. Pubblichiamo il ricordo scritto da Franceso Dal Mas per il sito del settimanale diocesano di Udine "La Vita Cattolica".

È morto il grande sapiente della bellezza, don Rinando Fabris, friulano e biblista di fama internazionale. Il grande saggio della bellezza che lui stesso faceva trasparire dai testi sacri. E di cui faceva innamorare i giovani che si preparavano al sacerdozio e moltitudini di credenti, e di quanti si sono avvicinati a lui credendo di non credere, mai poi lasciandosi mettere in gioco.
La bellezza, appunto. «Il regno di Dio viene annunciato come reintegrazione dell'armonia e come splendore della creazione – diceva nel 2000 - Gesù dai racconti evangelici viene presentato nella sua azione di reintegrazione di una umanità disgregata, di persone divise, di persone allontanate dalla convivenza perché ritenute pericolose (guarigioni, liberazioni da potenze negative come nel caso dell'indemoniato di Gerasa...). L'azione bella, estetizzante di Gesù appare nel restituire all'essere umano la sua libertà e integrità».
Nella commozione di tutti i friulani, che sono stati accompagnati alla vita di fede da don Rinaldo, oggi l’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato ha annunciato la morte del sacerdote, nel Seminario interdiocesano di Castellerio, dopo una lunga malattia.
«È con sincero dolore che accogliamo la notizia della scomparsa del carissimo don Rinaldo Fabris che ha dato un grande contributo a questa chiesa diocesana di Udine, specialmente nell'approfondimento della parola di Dio, accompagnandola nel suo cammino. Lo accompagniamo comunitariamente, il Signore lo ricompensi come maestro e servo della sua Parola».
Insigne biblista di rilievo internazionale, mons. Fabris aveva ricoperto, dal 2002 al 2010, il prestigioso ruolo di presidente dell’Associazione biblica italiana. Docente dello Studio Teologico interdiocesano e dell’Istituto superiore di Scienze Religiose di Udine, dal 2003 al 2013 era stato, inoltre, moderatore del Consiglio presbiterale diocesano. Forte anche il suo impegno pastorale nella comunità di Remanzacco dove svolgeva il servizio di cooperatore parrocchiale sin dai primi anni Settanta.
Nato a Pavia di Udine il 1º dicembre 1936, mons. Rinaldo Fabris, fu ordinato sacerdote a Udine nel 1960, anno in cui conseguì la licenza in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Proseguì gli studi al Pontificio Istituto biblico, conseguendo, nel 1963, la licenza in Sacra scrittura e il dottorato in Teologia. Dal 1963 al 1964 frequentò inoltre lo Studium Biblicum di Gerusalemme e nel 1973 conseguì anche il dottorato in Sacra Scrittura sempre al Pontificio Istituto biblico.
Nel 1965 venne nominato direttore spirituale del Seminario di Udine, per poi iniziare nel 1967, ad insegnare Sacra Scrittura allo Studio teologico interdiocesano, del quale diventò preside nel 1968.
Dal 1981 era direttore del la Scuola cattolica di cultura e, dal 1984, guidava anche la Commissione diocesana per l’Ecumenismo e il dialogo.
Dal 1995 al 2005 fu direttore della Rivista Biblica Italiana.
L’11 novembre del 1988 fu nominato Prelato d’onore di Sua Santità. E’ stato don Rinaldo a stendere, con una passione esemplare, i testi sinodali, a cui lui aveva partecipato con calore. E come non ricordare la partecipazione alla stesura della Bibbia in friulano, nonché alla stessa lettura per una settimana intera, giorno e notte?
È stato autore di numerosissimi commentari biblici, studi monografici di storia dell'esegesi, di teologia e di spiritualità biblica. Solo lo scorso 26 settembre era stata presentata a Milano la nuova collana delle Edizioni Paoline, da lui co-diretta, dal titolo «I libri biblici», nella quale era stata pubblicata l’edizione ampliata ed aggiornata del suo «1-2 Tessalonicesi».
Tra le sue ultime pubblicazioni, hanno riscosso particolare successo «Gesù il Nazareno» (Cittadella Editrice, 2011) e «Corpo, anima e spirito nella Bibbia. Dalla creazione alla risurrezione» (Cittadella, 2014).
Nel 2014 era stato uno dei protagonisti, intervistato dal Franco Fabbro, del documentario di Marco D'Agostini «I Volti Spirituali del Friuli.
Sentire, meditare, esistere», un viaggio di scoperta e riscoperta della profondità spirituale del Friuli nella quale mons. Fabris racconta la sua vita spirituale di sacerdote. Spiritualità , quella dei friulani, che don Fabris aveva puntualmente partecipato ai numerosi scout dell’Agesci, in uno dei primi campi biblici nelle valli della Carnia; con questa associazione don Rinaldo ha maturato oltre 40 anni di laboratori mobili sui sentieri, in giro per l’Italia, alla ricerca della Parola di Dio, cercando di coniugarla con il Creato. 40 anni fa accadeva il terremoto (se qualcuno l’ha dimenticato).
«Al di qua dei cancelli: un Vangelo per i poveri» è il titolo di un capitolo, scritto appunto da don Rinaldo, per uno dei primi libri sul terremoto, «Friuli, un popolo fra le macerie», coordinato da don Duilio Corgnali. Commentando l’episodio che ha visto l’allora arcivescovo mons. Battisti fermarsi col popolo terremoto fuori dei cancelli della caserma di Gemona dove c’era Andreotti, allora presidente del Consiglio, e dove le autorità non volevano accedessero i terremotati, don Rinaldo ha “celebrato” le talari sulle macerie.

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