CONEGLIANO: i dati sulle iscrizioni scolastiche alle prime

Sono stabili i dati di iscrizione alle prime classi della primaria e secondaria di primo grado nei tre Istituti Comprensivi cittadini, con un totale di 529 alunni per l’anno 2023/2024 a fronte di precedenti 518.

È sempre l’IC 1 “Grava” a mantenere la media degli studenti maggiore con 231 iscritti, seguiti dal “Cima” con 220 e dal “Brustolon” con 78. La situazione è più o meno simile nelle primarie con numeri sostanzialmente in linea all’anno precedente un po’ in ogni scuola. La novità sono i 13 bambini iscritti alla Maset di Scomigo, dove l’anno scorso la prima non è partita a causa delle scarse adesioni, mentre quest’anno dovrebbe con tutta probabilità essere formata, superando l’ostacolo del limite a 15 essendo una scuola periferica. Altro dato è la riduzione a un’unica classe alla Dante.

“Al di là dei nudi numeri e di una ridistribuzione interna ai singoli plessi, balza agli occhi una sostanziale tenuta rispetto all’anno scolastico precedente, questo perché il 2017, anno di nascita dei bambini che andranno in prima elementare, sono sostanzialmente le stesse dell’anno precedente. I numeri per gli anni a venire sono però in calo e i prossimi anni scolastici dovranno fare i conti con una forte diminuzione delle nascite e quindi degli iscritti – commenta Gianbruno Panizzutti, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Conegliano - Da parte nostra, anche in accordo con quelle che sono le direttive del PNRR, stiamo cercando di ottimizzare le risorse tenendo conto, anche per la ristrutturazione dell’edilizia scolastica, di queste nuove e ormai purtroppo consolidate tendenze”.

Per il prossimo anno, facendo il rapporto con le nascite, si prevede un calo di un paio di classi, poiché sono una trentina in meno le nascite del 2018. “L’ultimo dato che abbiamo è del 2021 con soli 190 nati, a fronte dei 262 del 2017: un calo che coincide con il periodo della pandemia al quale conseguirà una netta diminuzione futura delle classi entranti – spiega l’assessore – Stiamo attendendo i dati di nascita del 2022 per capire com’è la tendenza post-pandemia”.

Chiara Dall’Armellina