
C’è tanto allarmismo intorno alla Stazione di Posta che sorgerà lungo via Antoniazzi, un nuovo edificio destinato a fornire “posti per l’accoglienza diurna/notturna e servizi per l’igiene, aperto alla cittadinanza del territorio” di tutti i 28 Comuni dell’Ambito territoriale sociale. Per spiegare come sia destinato a persone in difficoltà momentanea e non a tossicodipendenti, criminali o sbandati – voci infondate circolate, a quanto pare, tra i residenti –, l’amministrazione comunale ha indetto una riunione pubblica durante la quale si è chiarito il tipo di servizio previsto. «Non è un dormitorio – ha premesso il sindaco Fabio Chies –. Ci sono persone in difficoltà oggettiva, che non possono permettersi l’acqua calda o di avere una lavatrice in casa. Sono già seguite e accompagnate dai nostri servizi sociali e per la maggior parte risiedono nel Coneglianese, solo due persone note hanno scelto di dormire per strada».
La nuova struttura andrà a sostituire la sede provvisoria organizzata negli spazi della Prealpi SanBiagio Arena, dove i numeri in realtà sono molto contenuti: solo 62 docce (non persone) in tutto in un mese; l’80% dei fruitori risiede a Conegliano, il 20% è momentaneamente qui. Gli utenti a cui è destinata hanno generalmente difficoltà lavorative, familiari, relazionali o abitative e vengono inseriti in un percorso che le porta a risolvere le loro problematiche. Uno di questi aspetti, l’accoglienza notturna, ha particolarmente preoccupato i residenti che, nell’incontro, hanno accusato il Comune, tra le varie cose, di non averli informati prima del progetto. Il fabbricato ospita, infatti, all’ultimo piano cinque camere: quattro singole e una doppia per un totale di sei posti letto. «Non abbiamo ancora un dato su quante persone potrebbero dormire qui, al massimo sei a pieno regime – è stato spiegato –. La struttura supplisce a un vuoto abitativo per una fragilità momentanea. Le persone che usufruiscono di questi servizi seguono un percorso che ha delle regole e prevede un report finale». È stato anche specificato che la Stazione di Posta, i cui servizi saranno controllati dal Comune e affidati a una cooperativa specializzata, con addetti alla sorveglianza attivi 24 ore su 24, non necessita di un presidio di Polizia perché non è un luogo a rischio sicurezza, altro tema molto sentito dalla popolazione che lamenta una criminalità diffusa nel quartiere. La Stazione sarà attiva in fase iniziale solo due ore al giorno per tre giorni la settimana.
Durante la serata sono stati presentati anche i progetti di rifacimento di via Antoniazzi, accogliendo suggerimenti e osservazioni dei cittadini. La strada verrà ripensata e riasfaltata ricavando una fascia ciclo-pedonale sul lato destro (per chi si immette dalla rotonda di via Lourdes) larga 2,10 metri e sul lato opposto è invece previsto un camminamento largo un metro. Saranno eliminati alcuni parcheggi nel tratto iniziale più stretto, mentre verranno disposti a zig zag nella parte più ampia della carreggiata, in modo che gli automobilisti procedano a velocità ridotta. L’intervento costerà 160 mila euro.
Chiara Dall’Armellina