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LIBRO: presentato a Canale d'Agordo "Amatevi finché morte non vi separi"

Della scrittrice Anna Porchetti. Nell'ambito delle iniziative in onore del Beato Luciani

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LIBRO: presentato a Canale d'Agordo "Amatevi finché morte non vi separi"

Come sta il matrimonio cattolico in Italia? Ha ancora senso sposarsi in chiesa? A queste domande ha cercato di dare risposta, con la sua coinvolgente ironia, Anna Porchetti nell'incontro che si è tenuto ieri, domenica 20 agosto, presso la Sala parrocchiale di Canale d'Agordo, nell’ambito delle iniziative in onore del Beato Luciani, organizzati dal Musal. Qui la scrittrice ha potuto presentare il suo libro “Amatevi finché morte non vi separi”, edito nel 2022 da Effatà Editrice.

La tesi del libro è che sposarsi sia sensatissimo e richieda due grandi alleati: la fede in Dio e fiumi di ironia. Proprio grazie all’ironia una moglie può ridere di tutto e soprattutto di sé stessa e delle sue scoperte, come il potere salvifico delle “uova” (non tanto per l’anima, quanto per gli affamatissimi familiari) quando è tardi e non c’è niente di immediatamente commestibile per cena.

L’autrice, malgrado la sua “vita sconclusionata” – come afferma lei stessa – in cui fa il bucato di notte e nei week end “manco fosse un hobby”, ha scoperto il segreto della felicità coniugale e da allora va ripetendolo a tutti: «Amatevi finché morte non vi separi». Per contribuire alla riuscita del matrimonio si consigliano alle mogli un regolare training di esercizi di perdono e tecniche di accoglienza e allenamento alla gratitudine, accettando il fatto che il proprio marito non sia perfetto. Se Dio si è fidato abbastanza degli sposi da far loro amministrare il sacramento del matrimonio, a loro spetta fidarsi di Lui, che li ha uniti per la loro felicità, confidando che sarebbero riusciti a tenere tutto insieme.

«L’idea di fondo – ritiene Anna Porchetti – è che il matrimonio può renderci molto felici, soprattutto se lo viviamo non come unione fra creature, ma nella sua pienezza di Sacramento. Tutto comincia con la scelta di una persona che condivida i nostri valori e convinzioni, schivando uomini sbagliati e improbabili, perché inseguire un amore impossibile è uno dei modi più certi per restare delusi. Una volta scelta la persona adatta a noi, bisogna onorarla ogni giorno, accettandola e amandola per quella che è. Il vero amore brama l’unità: Gesù dice che con il matrimonio, gli sposi diventano una carne sola. Il problema è che spesso interpretiamo l’unità come diritto di possesso e di controllo sull’altro. Solo quando rinunciamo a questa forma di egoismo, siamo veramente pronte ad amare».

Anna Porchetti, tarantina d’origine, è milanese d’adozione, con una laurea in Chimica farmaceutica e un Master in “Scienza e fede” presso l’Ateneo pontificio Regina Apostolorum; da 25 anni lavora nell’export di aziende italiane del settore salute.

"Amatevi finché morte non vi separi" è un vademecum spassoso per mogli di lungo corso, giovani spose o “bride to be” (ma anche – come scrive sempre l’autrice – l’amica single che ormai ha perso ogni speranza dell’anello al dito) in cerca della ricetta per affrontare le sfide quotidiane della vita matrimoniale con il sorriso sulle labbra.

Il libro, agile e piacevole da leggere, è certamente ricco di ironia, ma anche tremendamente serio e a tratti addirittura “scomodo” e controcorrente. Sicuramente utile per incontri di carattere pastorale che intendano riflettere o avviare una riflessione sulla vita di coppia nella prospettiva cristiana. AM

ANNA PORCHETTI, "Amatevi finché morte non vi separi. Il matrimonio: scelta per uomini coraggiosi e donne veramente libere", Effatà editrice, 2022, pag. 142, 14 euro.

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